ARA SACRIFICALE

 

SACRIFICAL ALTAR

 

Associazione il Ponte SUSA

Rappresentazione del Sacrificio lato Sud

Rappresentazione del Sacrificio lato Nord

ARA SACRIFICALE

Nel fregio troviamo due are, una sul lato settentrionale e l’altra su quello meridionale, con le stesse carat- teristiche: un parallelepipedo con piano destinato all’immolazione più largo della base, circondato da una cornice e impreziosito da ghirlanda e bucranio.

Costituiscono il centro di gravità nel quale il patto stipulato risulta emblematizzato per mezzo di una pratica rituale – il sacrificio dei suovetaurilia – che ne sacralizza l’atto e unisce due mondi culturalmente lontani.

Gli animali sacrificati, toro, maiale e ovinide/caprinide erano sì parte integrante di un rito romano, però questo sacrificio aveva un’ampiezza simbolica non ristretta alla società latina, poiché le sue radici avevano origine nell’universo indoeuropeo.

 

PERSONAGGI PROSSIMI ALLE ARE

Su entrambi i fregi è scolpita, a lato dell’ara, una figura a capo velato che risulta essere certamente l’offi- ciante principale della cerimonia. Sul lato settentrionale questo personaggio è affiancato da altre figure, due con una corta tunica e altre togate; anche sul lato meridionale il celebrante principale è affiancato nella pratica del sacrificio da altre figure di rilievo.

Alcuni storici hanno ritenuto che i soggetti principali raffigurino il rappresentante di Augusto (legatus Augusti) e Cozio; per certo i soggetti raffigurati prossimi alle are rappresentano autorità riconosciute sia in ambito romano che celtico.

 

SACRIFICIO

Il sacrificio dei suovetaurilia, nella religione romana, imponeva l’uccisione, in sequenza, di un maiale, di una pecora o montone e di un toro, che venivano sgozzati sull’ara.

In genere era un evento rilevante, praticato ogni cinque anni, dedicato a Marte e svolgeva un significativo ruolo per favorire la buona sorte e allontanare gli influssi negativi.

I rituali di suovetaurilia, essendo di origine indoeuropea, potevano avere declinazioni riconducibili anche alla cultura celtica. Tale ritualità oltre alle valenze proprie connesse all’uccisione di vittime da consacrare, riconosceva ai singoli animali qualità simboliche variabili nei diversi contesti storici.

 

Rappresentazione del Sacrificio lato Sud

Rappresentazione del Sacrificio lato Nord

SACRIFICAL ALTAR

There are two altars, one on the northern side and one on the southern side, each with the same characteristics: a parallelepiped with a plane for sacrifices, larger than the base and surrounded by a ledge.

They constitute the center of gravity in which the stipulated pact is symbolized by means of a ritual practice – the sacrifice of the suovetaurilia – which makes the act sacred and unites the two distant worlds.

The sacrificial animals (bull, pig, goat and sheep) were an integral part of a Roman ritual. However, this sacrifice had a wider cultural meaning which was not restricted to Latin society, as its roots originated with the indo Europeans.

 

 

Characters near the altars

A veiled figure, most certainly an important official of the ceremony, is sculpted on both friezes beside the altar. On the northern side there are other people beside this figure, two of which are wearing short tunics and the others are in togas. Also on the southern side there are additional figures beside the main character during the sacrificial ritual.

Some historians believe that the main figures are the legal representative of Augustus (legatus Augusti) and Cottius. It is certain that the figures near the altars represent well-known Roman and Celtic authorities.

 

SACRIFICE

The sacrifice of the suovetaurilia, in the Roman religion, required killing a pig, a sheep or ram and a bull, in sequence. They were slaughtered on the altar.

It was generally a significant event, practiced every five years, dedicated to Mars. It had an important role in bringing good luck and dispelling negative influences.

The rituals of suovetaurilia, being of indo European origin, could have had variations linked to the Celtic culture. Such rituals, aside from their own value connected to the killing of the sacrificial victim, gave the individual animals symbolic value that varied according to the historical context.

Guarda il video sulla rappresentazione del Sacrificio sul fregio dell’Arco di Augusto di Susa

I personaggi del Fregio dell’Arco di Augusto di Susa

L’Arco di Susa è il segno visivo e solido di un accordo, o meglio di una pace tra due mondi lontani ma decisi a gettare le basi per una forma di convivenza rispettosa delle singole culture…

Sulla parte più elevata dell’Arco di Susa era posta una dedica augurale, realizzata con lettere in bronzo e oggi completamente scomparsa…

Nel fregio troviamo due are, una sul lato settentrionale e l’altra su quello meridionale, con le stesse caratteristiche: un parallelepipedo con piano destinato all’immolazione più largo della base, circondato da una cornice e impreziosito da ghirlanda e bucranio…

L’ariete, che si trova raffigurato sia sul fregio settentrionale che meridionale, è riprodotto di profilo, accompagnato da un uomo che sembra trattenere l’animale affidatogli…

Il maiale, forse un maiale selvatico o un cinghiale, è presente sull’Arco di Susa per due volte: a destra dell’altare sul fregio settentrionale e a sinistra dell’altare sul fregio meridionale.

A differenza dell’ariete e del maiale, nell’Arco di Susa il toro è stato raffigurato tre volte: due volte nel fregio meridionale, dove sono raffigurati anche i Dioscuri e una volta in quello settentrionale…

I littori, alcuni con fasci e scure altri solo con fasci, sono raffigurati sui fregi dell’Arco, quali personaggi emblematici del potere romano, sia in età repubblicana che imperiale…

Per conferire la giusta aura trionfale alla firma del Trattato, non poteva mancare la musica. Sul lato settentrionale troviamo due suonatori di tuba e due di corno; sull’altro solo due di corno…

I soldati a cavallo occupano una posizione rilevante nell’Arco di Susa: sono infatti presenti nei due fregi di maggiore ampiezza…

Numerosa la presenza di militari; si tratta di gruppi nei quali possiamo genericamente individuare membri della fanteria…

Alle due estremità del fregio meridionale sono state simmetricamente poste due figure in cui si riconoscono Càstore e Pollùce: cioè i Diòscuri…

La decorazione del lato occidentale dell’Arco di Susa risulta caratterizzata dalla presenza di figure riconducibili alle 14 Tribù locali; ognuno di questi soggetti tiene in mano un documento…

Sul fregio occidentale sono raffigurati gli esponenti delle popolazioni alpine, i cui nomi sono presenti nella dedica oggi scomparsa, posta sopra il fregio settentrionale e meridionale…

Prudentemente possiamo considerarlo uno spazio destinato ai sacrifici: si tratta del grande masso situato alla base dei resti dell’acquedotto romano (375 d.C.) ed è un’interessante testimonianza…