SEGOVIA – Segovia

Nome antico: SEGOVIA

Nome moderno e numero abitanti: SEGOVIA Circa 55.000 abitanti (Castiglia)

Individuazione sul Barrington Atlas of Ancient Word: Tavola 24, G4

 

Ruolo della città nel mondo ispano-romano:

Anche nell’antichità, Segovia (che conserva il suo nome antico) era un importante centro stradale, sulla direttrice tra Mediterraneo ed Atlantico. Occorre tenere presente che la capitale Madrid non aveva rilievo in epoca romana, trattandosi di una fondazione di epoca islamica: la corte spagnola si insedierà a Madrid solo con Filippo II, nel 1561.

 

Ruolo attuale della città:

 Segovia, città della Spagna centrale, nella Castiglia e León, sorge sulle pendici della Sierra de Guadarrama, a circa 1000 metri di altitudine, fra i fiumi Eresma e il suo affluente Clamores, a nord-ovest di Madrid, lungo il percorso principale del Camino de Santiago.

E’ una delle città più caratteristiche della Spagna, il centro più antico è disposto a cuneo sopra un’altura rocciosa ed è sede di industrie alimentari, metalmeccaniche, chimiche ed elettrotecniche, nonché centro commerciale di una regione a vocazione agricola e forestale.

Questa città, brulicante di arte e di cultura, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1985, ha monumenti unici che attirano turisti da tutto il mondo.

Testimonianza della dominazione romana è l’imponente acquedotto, che domina coi suoi archi possenti l’ingresso alla città vecchia, attraversando una depressione del terreno.

Si tratta del più importante esempio d’ingegneria civile romana in Spagna: costruito nel I secolo, al tempo dell’imperatore romano Traiano, di origine spagnola, per convogliare verso la città l’acqua dalle sorgenti del Riofrio a 17 km di distanza dal centro abitato, compie l’ultimo tratto di circa 730 metri su due ordini di arcate sovrapposte, e si mantiene in piedi senza malta, cemento o altro legante.

Perfettamente conservato, l’acquedotto è il simbolo della città da circa 2000 anni e ancora oggi fornisce l’acqua alla maggior parte delle fontane cittadine.

Costruito con grandi blocchi di granito perfettamente squadrati ed assemblati a secco, è ben conservato e alcuni archi, distrutti dagli Arabi, furono ricostruiti alla fine del XV secolo.

Su uno sperone roccioso con uno strapiombo di 80 metri si innalza il castello dell’Alcazar: risalente all’XI secolo, sorto sui resti di una precedente fortezza moresca, fu riedificato nel Trecento dal re Enrico II e ampliato nella prima metà del Quattrocento da Giovanni II.

Nel 1862 un incendio gli arrecò gravissimi danni, ma fu prontamente restaurato, mantenendo ancora alcune linee originarie, come il possente mastio quadrato, le torri merlate e 86 altre torri e torrette cilindriche con le coperture a cono. L’interno ospita raccolte di armi e altri oggetti di valore.

L’Alcazar è stato d’ispirazione a Walt Disney per le sue creazioni fiabesche. Vi visse Isabella la Cattolica che qui ricevette Cristoforo Colombo per i finanziamenti necessari per la sua ben nota impresa atlantica.

La Cattedrale di Segovia, intitolata alla Vergine Maria, è una delle grandi cattedrali di Spagna e, per la sua eleganza, è detta la “Signora delle Cattedrali”. Fu costruita in stile tardogotico nel periodo dal 1525 al 1725 con una poderosa torre campanaria alta 110 metri.

Il Palacio Real di Riofrío al suo interno ospita un interessante e originale Museo Nazionale delle Caccia, aperto nel 1970; nelle sale del palazzo trovano collocazione oggetti d’arte, arazzi, disegni di Francisco Goya e Rubens, dipinti di molti pittori spagnoli famosi.

Tipiche di Segovia sono le vecchie case con le facciate a rilievi decorate con arabeschi detti “esgrafiados segovianos“, caratteristiche decorazioni a motivi ornamentali geometrici e vegetali.

Un insieme di altri edifici di grande pregio storico costella la parte antica della città: Segovia possiede la più alta concentrazione di chiese romaniche d’Europa, oltre che parecchie chiese gotiche.

Il suo periodo di massimo splendore fu raggiunto alla fine del Medioevo, quando la presenza di una florida comunità ebraica consentì la creazione di importanti manifatture tessili.

La storia di Segovia è stata segnata per secoli dalle sue industrie tessili, che ne hanno caratterizzato sia i momenti più prosperi che quelli più difficili; esse sono state per molto tempo uno dei motori trainanti dell’economia spagnola, finché il centro di gravità economica non si spostò più a sud, verso l’Andalusia e in particolare Siviglia.

Le caratteristiche taverne, le mesones, contribuiscono ad aggiungere un tocco di tradizione e di genuinità ad una città già di per sé impregnata di un’atmosfera particolare.

Nelle mesones vengono serviti, oltre alle specialità culinarie (fagioli bianchi, agnello e maiale, zuppa di pane e aglio, ponche), i vini della terre circostanti: il Rueda, ottimo vino bianco e leggero, e il Ribera del Duero, uno dei rossi migliori.

A sud della città si trova un grande parco con alberi secolari, panorami da sogno e molti animali: un anello verde dove trovano rifugio cervi, caprioli, gazzelle, luogo d’incontro e di passeggiate dei madrileni e delle migliaia di turisti in visita a Segovia, con una vocazione turistica in costante aumento.

Le vaste foreste che circondano la cittadina danno ottimo legname da costruzione.

Importante è tuttora l’industria mineraria estrattiva, per la presenza di numerosi minerali (ferro, rame, quarzi auriferi, feldspato, marmi), già utilizzati in epoca romana.