Sentieri Celesti – In nome di Maria

Monpantero

In nome di Madonna del Rocciamelone

Santuario Madonna del Rocciamelone Monpantero

Santuario Madonna del Rocciamelone Monpantero

Il Santuario Diocesano, nonchè parrocchia di Mompantero, fu consacrato e aperto al culto l’8 luglio 1961. Costruito in frazione Pietrastretta, al posto di una antica cappella del 1858, si trova alla confluenza della strada comunale di Mompantero con la mulattiera che sale al Rocciamelone.

Il complesso religioso nacque per la ferma volontà di S.E. Mons. Giuseppe Garneri vescovo di Susa, su progetto dall’architetto Emanuele Godone.

Si tratta di un edificio moderno, realizzato in cemento, legno e pietra. Il campanile è collocato nella parte posteriore dell’abside, che è realizzata con ampie vetrate, da cui si possono ammirare le pendici del Rocciamelone.

L’arredo interno è essenziale, in armonia con il profilo architettonico della struttura: spicca al centro il pregiato altare di marmo, al cui lato destro è collocato un dipinto del 1868 su tavola in legno, già presente nell’antica cappella riproducente il Trittico. Lungo le pareti 14 tavole degli artisti Carena e Branciari riproducono le stazione della Via Crucis.

Questo luogo religioso costituiva un momento importante della processione che, un tempo, il 5 agosto di ogni anno, portava fino in vetta il Trittico, a ricordo dell’impresa effettuata da Rotario d’Asti nell’anno 1358. In cima alla montagna nel 1899 veniva collocata una grande statua in bronzo della Beata Vergine Maria, riprodotta nel 1959 per la torre absidale del Santuario dal prof. Guido Capra di Casale

La ricorrenza del 5 agosto continua ad essere uno dei momenti più importanti del culto mariano a livello diocesano e vede la partecipazione di una moltitudine di fedeli provenienti da tutti i Comuni della Valle

La Statua della Madonna del Rocciamelone

Statua Madonna del Rocciamelone

Statua Madonna del Rocciamelone

Da tempo immemorabile meta di devozione, il Rocciamelone ospita sulla sua vetta dal 28 agosto 1899 una maestosa statua della Madonna, opera dell’ artista Antonio Giovanni Stuardi. La scultura in bronzo, alta 3 metri, fu realizzata grazie al contributo di centotrentamila bambini d’Italia, che nel 1896 risposero all’invito comparso sul giornale L’Innocenza, diretto dal prof. Giovanni Battista Ghirardi

Dopo essere stata solennemente benedetta a Susa in piazza D’Armi, la statua fu collocata sulla vetta, ad un’altezza di 3537 m., grazie agli Alpini del Battaglione Susa e ad alcuni uomini di Mompantero

Il progetto, sostenuto dal Vescovo monsignor Edoardo Giuseppe Rosaz e dal canonico Antonio Tonda prevosto della cattedrale di Susa, permise di innalzare il monumento sulla vetta alpina, consacrando definitivamente il Rocciamelone alla Madonna.

Ai piedi della Beata Vergine Maria fu posta un’epigrafe dettata da papa Leone XIII: Alma Dei Mater-Nive candidior – Maria – Lumine Benigno Segusiam – respice tuam – Ausoniae Tuere Fines – Coelestis Patrona. (O Maria-Gran Madre di Dio – Più della neve candida -Guarda con occhio benevolo la tua Susa – E proteggi, celeste patrona, i confini d’Italia).

In un’apposita cassetta di ferro, murata nel basamento, sono tuttora conservati i nomi dei bimbi che hanno risposto alla sottoscrizione, ricordati nella lastra di marmo che recita I bimbi d’Italia a Maria.

Claviere 

In nome di Visitazione di Maria Santissima

Chiesa Parrocchiale Claviere

Chiesa Parrocchiale Claviere

La chiesa parrocchiale si trova in uno dei più piccoli Comuni d’Italia. Fu solo nel 1700 che Claviere si staccò da Montgeneve. Nel 1770 venne costruita nel paese una cappella per le funzioni religiose; il decreto di erezione della parrocchia è del 7 aprile 1812 mentre l’ingresso del parroco è datato 5 maggio 1812.

La nuova chiesa parrocchiale, edificata tra il 1932 e il 1936, fu bombardata e distrutta l’8 settembre 1944 dalle truppe anglo-americane, mentre il paese era ancora controllato dai tedeschi. Ricostruita al termine della guerra, fu inaugurata il 3 luglio 1949. La facciata del nuovo edificio è arricchita dall’affresco posto sopra l’ingresso raffigurante la Natività.

Dal punto di vista storico è meritevole di segnalazione la cappella dedicata a San Gervasio, nominata nel 1065 dal vescovo Cuniberto che la donava alla Prevostura di Oulx

È documentato, in proposito, che nel 1445 il vescovo di Torino, Romagnano, mentre si trovava a Cesana volle visitare questa chiesetta, in onore del Santo il cui culto risale al IV secolo d.C.

La festa patronale dedicata alla Visitazione di Maria Santissima si celebra il 2 luglio.

Bousson

In nome di Santa Maria della Neve

Chiesa Parrocchiale Bousson

Chiesa Parrocchiale Bousson

La chiesa di Bousson risulta, secondo i registri parrocchiali, fondata il 27 aprile 1505 sotto il titolo della Beata Maria de Nive; la data del 1508 sul capitello destro del presbiterio indica probabilmente una fase importante dei lavori.

Dopo il 1771 la chiesa è oggetto di un’importante intervento di recupero e di ampliamento che dota il sacro edificio anche di una piccola sacrestia

Essa s’innalza al fondo di uno stretto vicolo nel Borgo Inferiore di Bousson e si presenta a navata unica con abside rettangolare. La facciata è a capanna con un bel portale tardo gotico in marmo di Bousson (simile a quello di Salbertrand) su cui si apre una finestra incorniciata in pietra.

Ai lati del portale due sfere di pietra, di probabile origine barocca, poste su basi del medesimo materiale, delimitano lateralmente lo spazio del sagrato. Dai basamenti si dipartono i gradoni in masselli di granito chiaro, che conducono ai fianchi della chiesa ed al cimitero.

La scalinata che dal vicolo conduce al sagrato è delimitata da colonne, parzialmente murate, probabilmente quattrocentesche. Il fianco nord-ovest della chiesa non ha aperture, quello sud-est contiene tre finestre, che presentano un profilo uguale a quella della facciata. Sotto la seconda finestra è collocata la “porta dei morti”, attualmente murata.

La festa patronale dedicata alla Madonna della Neve si celebra il 5 agosto

San Sicario

In nome di Maternità di Maria

Chiesa Parrocchiale San Sicario

Chiesa Parrocchiale San Sicario

Una antica chiesa dedicata a S. Sicario compare già nell’elenco della Bolla di Cuniberto, vescovo di Torino, che nel 1065 la donava alla Prevostura di Oulx, insieme ad altre 40 chiese della Valle di Susa. Vi compare al secondo posto dopo quella di S. Giovanni di Cesana e prima di quella di S. Restituto.

Per secoli si è sempre scritto e detto San Sicario. Così è anche nei documenti, con qualche variazione: ecclesia Sancti Cycarij, Sicarij, Siccarii.

Ad un certo punto, circa 40 anni fa, quest’uso si modifica con una operazione semplicissima: l’accostamento dei due termini Sansicario. Una dizione che nel suono lascia le cose come sono, ma nello scritto le modifica in modo evidente. Il primo, San Sicario, implica un chiaro riferimento alla fede cristiana, l’altro diventa un termine geografico, che comporta per la popolazione locale difficoltà nell’individuare il corrispondente culto religioso.

Questa la situazione fino al 1986, quando l’antica chiesa fu elevata alla dignità di chiesa parrocchiale. Negli anni 1984-85 un gruppo di imprenditori, impegnato a realizzare un grande nucleo abitativo a 3 km. di distanza dall’antica borgata, costruì un nuovo edificio parrocchiale, consacrato il 15 agosto 1990 dal vescovo di Susa Vittorio Bernardetto e dedicato a Maria SS.ma Madre. Una scultura lignea della Madonna, oggetto di venerazione, la raffigura come Madre Regina che regge il Figlio Gesù, Re del mondo. L’accoppiamento della regalità di Maria con quella di Cristo risulta evidente dalla presenza d’una grande vetrata istoriata, copia del Cristo Pantocratore della Cattedrale di Monreale, opera d’un maestro vetraio di Verona. A livello popolare, con l’espressione “Parrocchia di S. Sicario”, molti ancora oggi continuano ad indicare l’originaria borgata, dove si trova l’antica, pregevole chiesa e non il nuovo insediamento

Oulx

In nome di Santa Maria Assunta

Chiesa Parrocchiale Oulx

Chiesa Parrocchiale Oulx

La chiesa parrocchiale sorge nella parte alta di Oulx. È preceduta da un portico su gradinata e reca incisa su un portale in tufo la data del 1676. La struttura religiosa originaria era molto più antica ma di essa sono rimasti solo pochi elementi architettonici; un documento ufficiale, il Cartario Ulcense, registra una donazione alla chiesa di Santa Maria nel 1050. L’antico campanile romanico, di cui si conserva il disegno, venne demolito, perché fatiscente, e ricostruito nelle forme attuali nel 1790. La chiesa primitiva era orientata in senso opposto, con la facciata verso il centro valle; dell’antica costruzione resta traccia nella Cappella del Rosario con volta a crocera ogivale in stile gotico, con pregevoli decorazioni.

Il sacro edificio venne quasi completamente rifatto nel 1861-63. La chiesa è ricca di altari con ancone dorate della scuola di Melezet, i quali ne costituiscono un ornamento di sicuro pregio. Grandioso è specialmente quello dell’altare maggiore, con una bella tela raffigurante l’Assunta; non meno ricco, seppure non dorato è l’altare che si trova nella cappella gotica. In sacrestia si custodisce il ricco paramento di broccato che servì per un matrimonio avvenuto in Oulx fra Vittorio Amedeo III e Antonietta Ferdinanda di Spagna nel 1750.

La festa patronale si celebra il 15 agosto.

Ramats

In nome di Immacolata Concezione

Chiesa Parrocchiale Ramats

Chiesa Parrocchiale Ramats

La chiesa parrocchiale è dedicata oltre che all’Immacolata Concezione anche a Sant’Antonio abate. Posta in una località panoramica a 996 m di altitudine domina l’abitato di Chiomonte e gran parte dell’alta Valle di Susa. L’anno 1696 che si legge all’esterno è probabilmente la data di edificazione del complesso, che venne consacrato il 24 settembre 1698.

Originariamente nata come cappellania dipendente da Chiomonte, fu eretta in parrocchia autonoma nell’anno 1883.

La festa patronale dell’Immacolata Concezione si celebra l’8 dicembre.

Ubicata nell’omonima borgata è particolarmente rilevante sotto il profilo artistico la cappella di Sant’Andrea. Sulla sua facciata si legge la data 1760, anno nel quale la struttura venne ampliata, ma lo stile del manufatto religioso rivela un’origine assai più antica. Ne sono testimonianza i pregevolissimi affreschi della metà del 1500, restaurati a fine 1900, rappresentanti la vita e il martirio di sant’Andrea. L’autore di tali dipinti è definito “maestro della Ramats” ed è probabilmente capostipite di un’importante scuola di pittura.

Chiomonte

In nome di Santa Maria Assunta

Chiesa Parrocchiale Chiomonte

Chiesa Parrocchiale Chiomonte

La struttura originaria della chiesa di Chiomonte risale al XIII secolo, ma nel corso del Milletrecento subì alcune modifiche ed ampliamenti. La chiesa venne ingrandita tra il 1687 ed il 1692 su progetto dell’ingegnere Dieulamant, ingrandimento necessario in quanto l’edificio veniva usato contemporaneamente dai cattolici, dai valdesi e dai calvinisti. È documentato che fu consacrata nel 1772.

La chiesa è situata in una zona centrale del paese chiamata “La Place”, probabilmente la zona più antica dell’abitato, corrispondente al nucleo originario, da cui in epoca medioevale ha tratto origine la Villa de Caumontio. È a tre navate con volte a crociera, composte da tre campate, ognuna illuminata da due finestre a strombo con feritoia arcuata e davanzale interno inclinato. Il campanile romanico in stile “tipico” del Delfinato porta incisa su un elemento lapideo la data del 1482: presenta monofore, bifore, trifore e una cuspide ottagonale.

All’interno è possibile ammirare la pila e la conca battesimale con caratteristiche figure arcaiche ed il pulpito ligneo del 1776, su cui è inciso lo stemma comunale (il sole che matura i grappoli). L’altare della Madonna del rosario e quello della deposizione sono pregevoli opere degli artisti del Melezet.

La festa patronale si celebra il 20 gennaio.

Gravere

In nome di Natività di Santa Maria Vergine

Chiesa Parrocchiale Gravere

Chiesa Parrocchiale Gravere

La chiesa parrocchiale fu costruita nel 1598 in seguito ad un voto fatto dalla popolazione. Consacrata nel 1606 alla Natività di Santa Maria Vergine, si staccò dalla chiesa di Santa Maria Maggiore di Susa, costituendosi in parrocchia autonoma.

A questa autonomia religiosa seguì un’indipendenza politica; nel 1621, infatti, Gravere diventò municipalità indipendente da Susa, fatto sancito dal duca Carlo Emanuele I. Quest’evento fu forse facilitato dalla pestilenza che afflisse Gravere nel 1598. Si narra che proprio in quell’occasione il paese avesse fatto voto di costruire una grande chiesa, anche se ogni borgata era dotata di cappella, qualora l’epidemia avesse avuto termine. Nel 1599 fu edificata l’attuale chiesa parrocchiale in borgata Refornetto, che venne consacrata nel 1609 dall’arcivescovo di Torino monsignor Provana.

Degni di nota sono l’altare maggiore in marmo verde di Foresto, collocato in precedenza nella chiesa abbaziale di Oulx e un’ancona lignea proveniente dalla Certosa della Madonnna della Losa, di metà del XV secolo. Risultano interessanti come espressione dell’artigianato locale i mobili della sacrestia in noce con pannelli e cornici intarsiate.

Meana

In nome di Santa Maria Assunta

Chiesa Parrocchiale Meana

Chiesa Parrocchiale Meana

La chiesa attuale, di chiare linee barocche, ricostruita sull’antico sito di una preesistente chiesa romanica edificata intorno all’XI secolo, è stata consacrata dal Cardinale delle Lanze nel 1747. Del vecchio fabbricato si conserva, ed è visibile, solo parte del campanile romanico.

Il progetto viene attribuito a Giovanni Tommaso Prunotto da Guarene per le analogie architettoniche con le chiese di San Giacomo Apostolo di Beinasco e della chiesa dell’abbazia di Santa Maria di Casanova presso Carmagnola, ricostruita verso la metà del 1700, che alcune pubblicazioni danno come sicura opera (anche se non totale) del Prunotto.

È composta dall’abside semicircolare, il presbiterio e l’unica navata con due cappelle laterali poste in prossimità del presbiterio stesso. Oltre che nelle linee architettoniche del fabbricato, il barocco viene riproposto vistosamente con cornici, stucchi e decorazioni che arricchiscono l’interno della chiesa.

La decorazione della volta dell’aula è stata dipinta nel 1896 dal Guglielmino. Attribuibili allo stesso autore sono le volte del presbiterio ed il catino dell’abside; mentre l’ornato e le pareti vengono attribuite al Besselva, artigiano decoratore che solitamente collaborava con il Guglielmino.

Degno di nota è il pregevole coro ligneo, realizzato nel 1751, che si sviluppa lungo tutto il semicerchio absidale.

La chiesa è dedicata alla Vergine Maria Assunta in cielo e ai Santi Costanzo e Agostino.

Bussoleno

In nome di Santa Maria Assunta

Chiesa Parrocchiale Bussoleno

Chiesa Parrocchiale Bussoleno

La chiesa parrocchiale di Bussoleno si trova nel centro storico del paese.

Nel 1065 l’edificio primitivo è ricordato dal vescovo Cuniberto; nel 1158 compare tra le dipendenze del priorato di Santa Maria Maggiore di Susa e nel 1172 è citato dal vescovo Milone tra gli edifici fatti costruire dagli antenati della contessa Adelaide. A quell’epoca si può attribuire, nonostante i rifacimenti successivi il bel campanile romanico, che conserva una delle più antiche tracce di quadrante d’orologio esistenti in Piemonte, databile al secolo XIV.

Nella costruzione originaria la facciata era rivolta ad ovest e l’abside a est.

Tra il 1725 e il 1739 la chiesa è stata oggetto di una completa ristrutturazione ad opera dell’architetto Francesco L. De Willencourt, che l’ha completamente modificata: l’ingresso si affaccia ora a est ed è arricchito da una grandiosa facciata e da un portale ligneo in tipico stile barocco.

Nel corso del Medioevo l’interno della chiesa venne decorato con affreschi e dotato di arredi di pregio, di cui restano pochissime tracce.

Gli affreschi della cupola e del presbiterio sono di Luigi Morgari.

Sono degni di nota sotto il profilo storico ed artistico i due pulpiti barocchi e il crocifisso ligneo gotico che si conserva alla destra del presbiterio. Quest’ultimo è con tutta probabilità ciò che resta di una raffigurazione del Calvario di scuola piemontese, ascrivibile al secondo quarto del XV secolo.

La festa patronale si celebra il 15 agosto.

Villar Focchiardo

In nome di Santa Maria Assunta

Chiesa Parrocchiale Villar Focchiardo

Chiesa Parrocchiale Villar Focchiardo

L’attuale chiesa parrocchiale di Villar Focchiardo si trova in posizione dominante rispetto al paese. L’originaria chiesa parrocchiale era situata nella parte bassa del Comune, in borgata Villa, ed era dedicata ai Santi Cosma e Damiano. Le inondazioni ad opera del Gravio, danneggiarono tale struttura ripetutamente, costringendo la comunità locale a ricostruirla in borgata Grangetta, luogo più elevato rispetto al centro abitato. La pendenza dell’area motivò la realizzazione di un alto muro di contenimento, utile anche alla creazione di un ampio piazzale di fronte all’ingresso dell’edificio.

La nuova costruzione fu sovvenzionata da un lascito testamentario di Lire 8.000 dell’abate Ignazio Carroccio, canonico della Cattedrale di Torino: i lavori iniziarono nell’anno 1717 e terminarono nell’anno 1731, data in cui l’edificio fu consacrato.

La chiesa è un eccellente esempio di barocco settecentesco nonostante l’incompletezza della solenne facciata in laterizio.

La festa patronale viene celebrata l’ultima domenica di settembre ed è dedicata oltre che a Santa Maria Assunta ai Santi Cosma e Damiano

Celle

In nome di Santa Maria Assunta

Chiesa Parrocchiale Celle

Chiesa Parrocchiale Celle

L’edificio di culto si trova in una località particolarmente panoramica, posta ad una altitudine di m. 996 da cui si domina il fondo valle e la piana di Torino. Fu eretto secondo la tradizione da San Giovanni Vincenzo sul finire del X secolo, ed è l’edificio più antico esistente nel comune di Caprie. La struttura iniziale è stata ampliata nel 1741 e della costruzione antica non rimangono che l’antichissima cripta e l’austero campanile in stile romanico.

Di fronte alla chiesa si trova un grande riparo scavato nella roccia, ritenuto tradizionalmente il rifugio dell’eremita San Giovanni Vincenzo, che ora è stato trasformato in una cappella, chiusa da una facciata in muratura in stile barocco, realizzata all’inizio del Novecento.

La festa patronale si celebra il 15 agosto.

Almese

In nome di Natività di Maria Vergine

Chiesa Parrocchiale Almese

Chiesa Parrocchiale Almese

La chiesa parrocchiale fu costruita su progetto dell’architetto Giovanni Boschis negli anni tra il 1963 ed il 1966, aperta al culto il 28 agosto 1966 e consacrata solennemente l’8 settembre 1968 dal Vescovo di Susa mons. Giuseppe Garneri.

È in stile moderno, severa ed elegante. È maestosa all’esterno, con il campanile a poca distanza, i finestroni con vetri legati a piombo leggero, caratterizzati dai vividi disegni del pittore Leonardo Girardi e realizzati da Piergiorgio Vighetto.

È una chiesa ampia (24 metri di lunghezza, 17 di larghezza e 16 di altezza), rispondente alle necessità della comunità parrocchiale di Almese.

Nel 1971 fu arricchita di un magnifico e grande organo a canne della ditta Ruffinatti di Padova; in seguito la struttura fu completata con la cappella del Santissimo e la definitiva sistemazione del battistero, con i pregevoli quadri del pittore Gabriel Girardi.

È la chiesa madre ed in essa si celebra con solenni funzioni ogni anno la festa patronale nel giorno della Natività di Maria, l’8 settembre, e nel corso della domenica che precede o che segue quel giorno.

Ad Almese la festa patronale è comunemente chiamata “Madonna di Settembre

Milanere

In nome di Santa Maria Assunta

Chiesa Parrocchiale Milanere

Chiesa Parrocchiale Milanere

La chiesa parrocchiale si trova al centro dell’abitato di Milanere ad un’altitudine di 330 m. La località di Panzone, appartenente a questa parrocchia, è già citata in antichi documenti.

Nel 1230 i Benedettini di San Giusto, che ne erano proprietari fin dal 1029, la donarono ai Certosini di Montebenedetto.

Il territorio di Milanere, prima unito a quello di Rivera, venne staccato per formare parrocchia autonoma nell’anno 1902.

L’attuale struttura parrocchiale fu realizzata nell’anno 1749, là dove si trovava una cappella dedicata a Santa Maria Assunta edificata ad opera dei Milaneresi nell’anno 1710 e successivamente ampliata nel 1713.

Oggetto di interventi nel corso dei secoli, la chiesa di Santa Maria Assunta ha visto un importante ampliamento nel 1880 e significative opere di restauro, che hanno interessato anche il campanile, nella seconda metà del 1900. Nel corso di quest’ultimo intervento, iniziato nel 1996 e conclusosi nel 2001, alcuni spazi dell’edificio sono stati destinati ad area museale, al fine di conservare la memoria storica ed artistica della comunità religiosa milanerese.